18 Giugno: Azzurro' 60, l'omaggio a Vito Pallavicini inaugura i concerti di anteprima della Festa della Musica

azzurro copertinaIn concomitanza con il centenario della nascita di Vito Pallavicini (Vigevano, 22 aprile 1924 – Vigevano, 16 agosto 2007), attraverso le canzoni del paroliere più prolifico della Canzone italiana, andremo alla scoperta degli eventi che hanno segnato l’Italia degli anni '60, dalla misteriosa morte di Enrico Mattei, fino alla nascita del personal computer, passando dalla censura subita dal fumetto di Diabolik.
 
Di e con: Gianluca Margheriti
E con Banda Fenice
Voce e chitarra: Marco Filatori
Pianoforte: Antonio Bologna
 
18 GIUGNO ore 21.00
VIGEVANO (PV) Cortile del Castello Sforzesco 
Accesso dal Portone Neogotico, Corso della Repubblica
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A cura di Diapason Consortium - Bottega dei Suoni - Medium Size
 
In collaborazione con Festival Ultrapadum
Nell'ambito della programmazione della Festa della Musica 2024
In collaborazione con:
Commissione Europea
Ministero della Cultura
Dipartimento per le Politiche Giovanili
Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica
Città di Vigevano nell'ambito della Rassegna Vigevano Estate
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È il 1965 quando Pino Donaggio partecipa al Festival di Sanremo con il brano “Io che non vivo (senza te)”, le cui parole sono scritte da Vito Pallavicini, paroliere nato a Vigevano.
Quella canzone diventerà uno dei brani che rappresentano l’Italia nel mondo, tanto che negli anni la canteranno, tra gli altri, Elvis Presley, Dusty Springfield, Jack Savoretti e Cher, solo per citare qualche nome.
È sempre il 1965 e la Olivetti, al Bema di New York, una delle più importanti fiere dedicate ai prodotti da ufficio, presenta la Programma 101, destinata a sovvertire il corso della storia, in quanto considerata il primo personal computer.
Molte delle parole delle canzoni che hanno determinato e sono state determinate dai cambiamenti degli anni '60 sono state scritte proprio da Vito Pallavicini, il quale vanta il primato di autore che ha iscritto in Siae il maggior numero di testi.