International Jazz Day

Per iniziativa del pianista e Ambasciatore UNESCO Herbie Hancock, il 30 aprile di ogni anno dal 2011, circa 200 paesi nel mondo rendono onore al genere musicale che più di ogni altro incarna una attitudine, quella di un’espressione musicale che esalta la libertà dentro all’ordine, il gesto personale dentro ad un insieme.

JAZZ DAY PREVIEW - DIAPASON JAZZ E LA BIENNALE D’ARTE SI INCONTRANO
Concerto dalle sonorità jazz e brasiliane con la voce di Selena Galleri accompagnata dal Trio Sdò insieme ai musicisti di Bottega Jazz nella suggestiva cornice delle opere d’arte contemporanea in esposizione nel contesto de La Biennale d’Arte di Vigevano.

SABATO 27 APRILE 2024
VIGEVANO Strada Sotterranea del Castello Sforzesco 

Via Cairoli n. 2
ore 21.00

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INTERNATIONAL JAZZ DAY 2024

Con l’evento, dal titolo “Accade anche qui”, anche Diapason Consortium si inserisce nel circuito internazionale di celebrazioni di portata mondiale previste per l'International Jazz Day.

La formula sarà quella della maratona musicale dal vivo presso il Ridotto del Teatro Cagnoni di Vigevano.

Fra i musicisti che si esibiranno, figurano alcuni dei più talentuosi musicisti jazz del territorio, fra gli altri: Tino Balsamello, Carola Casoni, Tazio Forte, Federico Insoli, Edoardo Loria, Cino Lorenzo Magnaghi, Massimo Ronzi.

Inoltre la serata vedrà anche la partecipazione degli allievi dell’Istituto Musicale Costa e della Associazione After Life Music Dimension.
La serata sarà presentata da Daniela Ferrari Boschi.

MARTEDÌ 30 APRILE 2024
VIGEVANO Ridotto del Teatro Cagnoni

Corso Vittorio Emanuele II n. 45
Ingresso libero e gratuito dalle ore 18.00 fino a mezzanotte

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Diapason Jazz: un mese di appuntamenti in occasione dell'International Jazz Day

diapason jazz 2024 postCon la rassegna DIAPASON JAZZ , anche Diapason Consortium si inserisce nel circuito internazionale di celebrazioni di portata mondiale previste per l'International Jazz Day 2024.

JAZZ LAB | LABORATORI E ASCOLTI CON APERITIVO | TUTTI I VENERDÌ DALLE ORE 15.00 | PALAZZO MERULA

Noti musicisti del panorama Jazz lavoreranno, come in una vera e propria bottega, con giovani e talentuosi artisti.

Il laboratorio è aperto a tutti gli strumentisti, cantanti e appassionati senza limiti di età, che intendano approfondire il genere musicale del jazz.

Il laboratorio richiede una quota di partecipazione di € 80. Ai primi 20 iscritti la Fondazione Piacenza e Vigevano, Diapason Consortium e Vigevano Web srl, nell’ambito del Programma Mentoring, mettono a disposizione altrettante mini borse di studio a copertura totale del costo di partecipazione. 

Da venerdì 19 Aprile le attività di laboratorio sfoceranno in un aperitivo con ascolti e interventi dal vivo.

Le attvità musicali saranno coordinate da: Francesca Ajmar (voce), Cino Lorenzo Magnaghi (piano), Antonio Bologna (piano), Tito Mangialajo Rantzer (contrabbasso), Matteo Rebulla (batteria), Giulio Buscarino (batteria).

JAZZ LAB: ISCRIVITI QUI 

JAZZ DAY PREVIEW | DIAPASON JAZZ E LA BIENNALE D’ARTE SI INCONTRANO | SABATO 27 APRILE ORE 21.00 | STRADA SOTTERRANEA DEL CASTELLO SFORZESCO

La voce di Selena Galleri e il Trio Sdò si uniscono alle sonorità dei musicisti della “Bottega Jazz” di Diapason Consortium, fra le opere d’arte contemporanea in esposizione nel contesto della Biennale d’Arte.

JAZZ DAY PREVIEW: PREVENDITA BIGLIETTI 

INTERNATIONAL JAZZ DAY | MARATONA MUSICALE | 30 APRILE DALLE ORE 18.00 | SALONE RIDOTTO DEL TEATRO CAGNONI

Per iniziativa del pianista e Ambasciatore UNESCO Herbie Hancock, il 30 aprile di ogni anno dal 2011, circa 200 paesi nel mondo rendono onore al genere musicale che più di ogni altro incarna una attitudine, quella di un’espressione musicale che esalta la libertà dentro all’ordine, il gesto personale dentro ad un insieme.

Come negli anni passati, si celebrerà la giornata mondiale del Jazz con una serie ininterrotta di appuntamenti musicali che vedranno la partecipazione di decine di artisti.

Ingresso libero  


21 Marzo: tutta l'Europa in festa per la Musica Antica

fdmantica postIn occasione della ricorrenza della Festa della Musica Antica (Early Music Day), istituita nel 2013 da REMA (Réseau Européen de Musique Ancienne), in concomitanza con il giorno del compleanno di J. S. Bach, nonché giorno dell’equinozio di primavera, anche Diapason Consortium si unisce ai festeggiamenti che vedono tutta l’Europa celebrare la ricorrenza con decine e decine di eventi.

Con 15 concerti e più di 50 musicisti partecipanti, Diapason Consortium propone una "maratona musicale" dal titolo “Accade anche qui”, a significare non soltanto che anche la Città di Vigevano è inserita nel circuito europeo delle celebrazioni dell’Early Music Day, ma anche che la Musica Antica è un accadimento quanto mai attuale e presente, nonché sorprendente nella sua modernità e varietà.

Il pubblico potrà intrattenersi per tutta la Serata musicale, che vedrà i concerti alternarsi senza soluzione di continuità fino alle 23.30 oppure potrà scegliere di seguire soltanto alcuni dei concerti.

Giovedì 21 Marzo 2024 dalle ore 18.00
Auditorium San Dionigi

VIGEVANO Piazza Martiri della Liberazione n. 12

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La Festa della Musica Antica si inserisce nella programmazione della X Stagione delle Serate Musicali di Diapason Consortium. 
I Concerti della programmazione delle Serate Musicali sono offerti dalla Fondazione Piacenza e Vigevano nell'ambito del progetto "Mentoring" di Diapason Consortium. 
Con il patrocinio del Comune di Vigevano 
Le Serate Musicali sono supportate da Caffè Diem e Calzoleria Sguazzini

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LA MUSICA ANTICA: UN VERO FATTORE UNIFICANTE DELL’IDENTITÀ EUROPEA

La definizione stessa di "musica antica" risulta oggi quantomeno vaga, quando non volutamente generica: stando alle indicazioni di REMA, si considera "antica" tutta la musica prodotta in Europa fino al 1750, concludendosi quindi con l'Opera di Johann Sebastian Bach.

Si tratta di una definizione assolutamente arbitraria, che tuttavia rende ragione di due fatti.

Il primo è che almeno fino a tutta l'epoca di J. S. Bach, la musica in Europa si è sviluppata linguisticamente in modo straordinariamente unitario, secondo un gusto e un criterio estetico che, al di là delle sfumature delle singole personalità, può essere considerato oggi un vero fattore unificante dell'identità europea.

Il secondo è che fino al crocevia del 1750 il linguaggio musicale ha espresso una libertà e una fantasia tali da risultare successivamente oggetto di una sorta di "contrazione della complessità" alla quale è risultato sempre più drammatico contrapporre nuove soluzioni.

Ecco che quindi la figura di Bach diventa davvero quella di un "genio ricapitolatore", capace ancora oggi di proporre una musica che, pure ancorata saldamente alla tradizione di cui è tributaria, risulta alle orecchie dell'uomo del XXI secolo molto più "moderna" di tanta musica prodotta al giorno d'oggi.

Se dunque siete stufi di ascoltare canzoni in quattro-quarti uniformemente ingessate in strutture regolari di otto battute, se desiderate una boccata d'aria fresca dal punto di vista armonico, che non siano le rigide formule cadenzali di un sistema tonale ormai completamente esausto, vi invitiamo ad una escursione nella musica antica.

Buon viaggio!


Azzurro Sessanta: Gli anni '60 e la Musica di Vito Pallavicini

locandinaQUADRATAÈ il 1965 quando al Festival di Sanremo partecipa un brano che si intitola “Io che non vivo (senza te)”. A cantarlo è la voce di Pino Donaggio. A scrivere per lui quelle parole, che oggi tutti conosciamo, è stato Vito Pallavicini, paroliere nato a Vigevano. Nel 1965 ancora nessuno lo sa, ma quella canzone diventerà uno dei brani più celebri del nostro paese, uno di quei pezzi che rappresenta l’Italia nel mondo, tanto che negli anni la canteranno, tra gli altri, Elvis Presley, Dusty Springfield, Jack Savoretti e Cher, solo per citare qualche nome.

È sempre il 1965 e la Olivetti, al Bema di New York, una delle più importanti fiere dedicate ai prodotti da ufficio, presenta la Programma 101, quello che è considerato il primo personal computer della storia. Ancora una volta nessuno sa che quella macchina bianca e grigia, dagli angoli smussati e dalla piccola tastiera è destinata a cambiare il nostro mondo in maniera definitiva.

Gli anni '60 italiani sono un’epoca di grande musica e di enormi cambiamenti sociali, tecnologici, intellettuali. Gli anni '60 sono quelli in cui nasce la cultura di massa, gli anni in cui la televisione acquisisce il suo potere definitivo sulle persone, mentre dai juke box di tutto il paese escono melodie e parole che ancora oggi tutti ricordiamo. E molte di quelle parole sono state scritte proprio da Vito Pallavicini, il quale vanta il primato di autore che ha iscritto in Siae il maggior numero di testi. Qualche esempio: "Le mille bolle blu", "Insieme a te non ci sto più", "Messico e nuvole" e la mitica "Azzurro".

Nel corso della serata, guidati dai brani scritti da Vito Pallavicini, andremo alla scoperta degli eventi che hanno segnato l’Italia degli anni Sessanta dalla misteriosa morte di Enrico Mattei, fino alla nascita del personal computer, passando dalla censura subita dal fumetto di Diabolik nell’Italia bacchettona di quegli anni, Italia che si stava però preparando a risvegliarsi attraverso una mentalità completamente nuova.

Di e con: Gianluca Margheriti
e con Bandafenice
Voce: Marco Filatori 
Pianoforte: Antonio Bologna

SABATO 9 MARZO ORE 21.00
MILANO SLOW MILL

Via Volturno n. 32
Fermata Metro: M5 ISOLA
Biglietto: € 12

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Torna l'appuntamento con il Concerto in MIAO

immagine concerto in miaoTorna l’appuntamento musicale divenuto ormai tradizionale nelle celebrazioni de “La Città dei Gatti”, la rassegna che dedica un mese di eventi agli amati felini di casa nelle Città di Roma, Milano e Vigevano.
Ospite d’onore sarà Elisabetta Viviani (amata dal grande pubblico soprattutto per l’interpretazione della sigla di Heidi) la quale aprirà il programma con l’inno dell’Edizione di quest’anno: “La Gatta” di Gino Paoli.

Si prosegue con il “Duetto Buffo di due gatti” di G. Rossini, eseguito nella versione per soprano (Anna Rita Taliento) e mezzosoprano (Manuela Boni): due gatte folli si contendono la scena in uno dei duetti più accattivanti del grande repertorio lirico.

Poi sarà il turno di W. A. Mozart che compose per l’amico Schikaneder il divertente duetto “Nun Liebes Weibchen” K625 in cui si narra di un marito (il tenore Danilo Formaggia) che torna a casa e trova la moglie (il mezzosoprano Manuela Boni) trasformata in gatta petulante.

Ascolteremo poi il “Duo Miaulè” di M. Ravel, brano tratto dall’opera “L’enfant et les Sortilèges” in cui un gatto (Danilo Formaggia) urla una serenata a una gatta (Manuela Boni) che risponde a tono.

Non poteva mancare “Memory”, la canzone simbolo del musical “Cats” intonata dalla vecchia gatta Grizabella (Manuela Boni).

Tra un brano e l’altro verranno proiettati spezzoni di cartoni animati: tra gli altri la lezione di canto che Duchessa, la mamma degli Aristogatti disneyani, impartisce alla micina Minou, disturbata dai turbolenti fratellini; il poetico spezzone tratto da “Allegro non troppo” di Bruno Bozzetto sul “Valse Triste” di Jean Sibelius, con la spaurita micina che si aggira tra le macerie della sua vecchia casa abbattuta.

Vedremo inoltre il primo cartone animato felino della storia con la colonna sonora eseguita dal vivo al pianoforte: “Feline Follies” del 1919 con protagonista il celebre gatto Felix, impegnato a corteggiare un’evanescente micina bianca di nome Miss Kitty White.

Pianoforte: M° Antonio Bologna
Presenta: Enrico Ercole

SABATO 17 FEBBRAIO ORE 21.00
MILANO Museo del Fumetto 

Viale Campania n. 12 
Ingresso libero

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DOMENICA 3 MARZO ORE 17.30
VIGEVANO Auditorium San Dionigi

Piazza Martiri della Liberazione n. 12 
Nell'ambito della X Stagione delle Serate Musicali 
Prenotazioni: QUI

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Sabato 17 febbraio, in occasione della Giornata Nazionale del Gatto, parte, come ormai da tradizione, tra Milano, Roma e Vigevano, la Città dei Gatti, la rassegna nazionale di fumetto, cinema, musica e cultura felina più attesa d’Italia. Quest’anno il tema scelto è tutto rosa: sono infatti le gatte le vere protagoniste indiscusse di questa 2024, a partire dalle protagoniste di fumetti e cartoni animati di successo, dalla conturbante Catwoman amica-nemica di Batman alla raffinata Duchessa degli “Aristogatti”, dalla Gatta Nera che accompagna Spider-Man alla squinternata Krazy Kat fino alla doppia arte di Gino Paoli, che, oltre ad aver cantato “La gatta”, l’ha anche mirabilmente illustrata. Il tutto viene declinato attraverso una mostra, tanti appuntamenti con esperti di cultura felina, laboratori dedicati ai più piccoli, tour cittadini alla scoperta delle colonie feline e l’immancabile "FELIWAY Concerto in Miao" dedicato alla musica.

Sul manifesto del festival campeggia la Gatta di Stefano Kaneda Gargano, la micina che ha conquistato il web con la sua irriverente simpatia. 

La Città dei Gatti è realizzata da Fondazione Franco Fossati, Excalibur e Bestia… che Giovedì!

Con il supporto di Feliway